Apple cede alle pressioni cinesi e rimuove le app di incontri gay

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Apple ha rimosso due importanti app di incontri gay dal suo App Store in Cina a seguito di un ordine dell’autorità di regolamentazione di Internet del paese, sollevando preoccupazioni sulla censura e sui diritti delle persone LGBTQ+ in Cina.

Blued e Finka, che secondo The China Project dominano il mercato dei servizi di incontri gay in Cina, sono scomparsi dall’App Store cinese senza preavviso. Apple ha confermato le rimozioni, affermando in una breve dichiarazione: “Sulla base di un ordine della Cyberspace Administration of China, abbiamo rimosso queste due app solo dal negozio cinese”.

Questa azione fa seguito a un incidente simile avvenuto nel 2022, quando anche Grindr, un’altra popolare app globale di incontri gay, fu ritirata dall’App Store cinese. Sebbene gli utenti che hanno già scaricato Blued e Finka possano ancora accedervi sui propri dispositivi, quest’ultima mossa significa una presa più stretta sui contenuti online considerati sensibili dal governo cinese.

Le rimozioni rappresentano un duro colpo per la comunità LGBTQ+ cinese, che deve affrontare una discriminazione continua nonostante l’omosessualità sia stata depenalizzata nel 1997. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso rimane non riconosciuto in Cina, e severe leggi sulla censura impediscono che temi apertamente LGBTQ+ appaiano in film e programmi televisivi.

Questa situazione evidenzia la complessa posizione in cui si trova Apple quando opera in paesi con politiche Internet restrittive. Sebbene il CEO Tim Cook sia emerso come un importante sostenitore dei diritti LGBTQ+ a livello globale, facendo coming out pubblicamente nel 2014, Apple spesso dà priorità al rispetto delle leggi locali rispetto alla loro potenziale violazione, anche quando tali leggi violano i diritti umani fondamentali.

Nel suo saggio personale in cui annunciava la sua sessualità, Cook ha scritto: “Essere gay mi ha dato una comprensione più profonda di cosa significhi essere in minoranza e mi ha fornito una finestra sulle sfide che le persone appartenenti ad altri gruppi minoritari affrontano ogni giorno”. Ha inoltre sottolineato l’impegno di Apple verso l’inclusività e la lotta per l’uguaglianza, affermando: “Continueremo a lottare per i nostri valori… e credo che qualsiasi CEO di questa incredibile azienda, indipendentemente dalla razza, dal genere o dall’orientamento sessuale, farebbe lo stesso”.

Nonostante queste dichiarazioni, le azioni di Apple in Cina apparentemente contraddicono i suoi valori dichiarati. L’azienda ha compiuto gesti verso l’inclusività LGBTQ+ altrove, come il rilascio di accessori “Pride Edition” durante il Pride Month e il sostegno ai gruppi di difesa. Tuttavia, la recente rimozione delle app di incontri gay getta un’ombra su questi sforzi, sollevando interrogativi su quanto lontano Apple sia veramente disposta a spingersi nella difesa delle comunità emarginate di fronte alla pressione geopolitica.